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UBE 2, avviato il 01° dicembre 2018, ha definito un metodo scientifico per valutare la qualità dell’intero progetto nave nei confronti del fenomeno vibratorio e predire l’innesco di fenomeni fortemente non lineari ad oggi ben noti di cui non è chiara né la natura profonda, né le cause primarie che li generano.
Sono state ricercate delle correlazioni tra il comportamento vibrazionale, misurato nelle reali condizioni di funzionamento, e le variazioni del campo di moto fluidodinamico dell’opera viva con particolare interesse all’elica e a tutte le appendici.
Attraverso simulazioni fluidodinamiche si è cercato di ottenere le descrizioni fisiche mancanti alle misurazioni fatte al vero.
Analizzando un minimo di tre yacht da diporto, differenti per dimensioni e dislocamenti, è stata stabilita una superficie di risposta multivariabile del fenomeno vibratorio che potrà essere sfruttata ed estesa a tutti i progetti di imbarcazioni plananti.
L’obiettivo finale del progetto è stato comprendere il fenomeno fisico vibratorio e ottenere un metodo di progettazione in grado di attenuare o impedire il nascere di tale fenomeno individuando un set ridotto di parametri e relative soglie di ammissibilità.