Il Ministero dell’istruzione, università e ricerca ha iniziato ad attuare il Piano nazionale della ricerca 2015-2020, approvato dal Governo la scorsa primavera, dal completamento della rosa dei 12 cluster tecnologici nazionali previsti con 4 nuovi CTN sui temi del Made in Italy, dei Beni Culturali, dell’Energia e dell’Economia del Mare. Tra gli 8 già attivati nel 2012 rammentiamo l’esistenza del CTN Trasporti Italia 2020, che tratta della mobilità di superficie terrestre e marittima, nel quale maretc FVG ha assunto il coordinamento della sezione marittima. Il PNR inoltre meglio definisce lo scopo dei CTN: “essi rappresentano un’importante infrastruttura intermedia cui sono demandati i compiti di favorire la cooperazione della ricerca pubblica e quella privata in materia di innovazione e sviluppo tecnologico, di ricostruire politiche nazionali in settori di interesse strategico e di favorire la specializzazione intelligente dei territori. I Cluster Tecnologici Nazionali svolgono quindi prioritariamente una funzione di coordinamento tra ricerca pubblica e ricerca privata e tra governo e politiche territoriali, condivisa con le principali rappresentanze industriali, senza assumere alcun ruolo di agenzia intermedia di finanziamento. L’obiettivo è la ricostruzione di grandi aggregati di competenze su scala nazionale, coerenti con le priorità di Horizon 2020, in grado di mobilitare congiuntamente il sistema industriale, il sistema della ricerca e quello della pubblica amministrazione nazionale e regionale al fine di generare agende comuni di ricerca e roadmap di sviluppo tecnologico condiviso.”
In risposta a questa importante sollecitazione, maretc FVG ha partecipato con un ruolo di primo piano alla definizione della proposta “CTN Blue Italian Growth (BIG)”, che sta per essere sottoposta al MIUR da un partenariato di quasi 100 attori nazionali del mare, pubblici e privati. Il nuovo CTN ha uno spettro di interessi che affiancano quello esistente sui trasporti e spaziano dalle tecnologie per la salvaguardia e la protezione degli ambienti costieri, alla pesca e acquacoltura, all’offshore e lo sfruttamento minerario e energetico del mare, alle biotecnologie marine; a livello regionale, esso vede la presenza dei cluster maretc FVG e CBM, delle 3 Università (TS, UD e SISSA) e di OGS, Fincantieri e Cartubi. La proposta è inoltre appoggiata dal sostegno della Regione FVG, insieme a quello di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia e Toscana. Speriamo nell’approvazione!
Il Ministero dell’istruzione, università e ricerca ha iniziato ad attuare il Piano nazionale della ricerca 2015-2020, approvato dal Governo la scorsa primavera, dal completamento della rosa dei 12 cluster tecnologici nazionali previsti con 4 nuovi CTN sui temi del Made in Italy, dei Beni Culturali, dell’Energia e dell’Economia del Mare. Tra gli 8 già attivati nel 2012 rammentiamo l’esistenza del CTN Trasporti Italia 2020, che tratta della mobilità di superficie terrestre e marittima, nel quale maretc FVG ha assunto il coordinamento della sezione marittima. Il PNR inoltre meglio definisce lo scopo dei CTN: “essi rappresentano un’importante infrastruttura intermedia cui sono demandati i compiti di favorire la cooperazione della ricerca pubblica e quella privata in materia di innovazione e sviluppo tecnologico, di ricostruire politiche nazionali in settori di interesse strategico e di favorire la specializzazione intelligente dei territori. I Cluster Tecnologici Nazionali svolgono quindi prioritariamente una funzione di coordinamento tra ricerca pubblica e ricerca privata e tra governo e politiche territoriali, condivisa con le principali rappresentanze industriali, senza assumere alcun ruolo di agenzia intermedia di finanziamento. L’obiettivo è la ricostruzione di grandi aggregati di competenze su scala nazionale, coerenti con le priorità di Horizon 2020, in grado di mobilitare congiuntamente il sistema industriale, il sistema della ricerca e quello della pubblica amministrazione nazionale e regionale al fine di generare agende comuni di ricerca e roadmap di sviluppo tecnologico condiviso.”
In risposta a questa importante sollecitazione, maretc FVG ha partecipato con un ruolo di primo piano alla definizione della proposta “CTN Blue Italian Growth (BIG)”, che sta per essere sottoposta al MIUR da un partenariato di quasi 100 attori nazionali del mare, pubblici e privati. Il nuovo CTN ha uno spettro di interessi che affiancano quello esistente sui trasporti e spaziano dalle tecnologie per la salvaguardia e la protezione degli ambienti costieri, alla pesca e acquacoltura, all’offshore e lo sfruttamento minerario e energetico del mare, alle biotecnologie marine; a livello regionale, esso vede la presenza dei cluster maretc FVG e CBM, delle 3 Università (TS, UD e SISSA) e di OGS, Fincantieri e Cartubi. La proposta è inoltre appoggiata dal sostegno della Regione FVG, insieme a quello di Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia e Toscana. Speriamo nell’approvazione!