La giornata di presentazione degli interventi 2018 del Piano Impresa 4.0 è stata un momento di grande interesse sia per le nuove opportunità messe in campo, sia per la comprensione del quadro complessivo di politica industriale costruito dal Governo in questi ultimi anni, incentrato sulla fondamentale necessità di supportare la trasformazione verso il digitale del sistema paese.  Iniziando dal quadro di riferimento, l’attivazione di strumenti di incentivi indiretti alla ricerca e all’innovazione ha creato un meccanismo positivo ed ha permesso di cancellare una pletora di meccanismi di intervento a sportello o a bando, del tutto inefficienti in termini di tempistiche di risposta e di copertura territoriale, rilanciando complessivamente la capacità progettuale delle imprese. Inoltre ha permesso di concentrare le risorse pubbliche centrali, in termini di uomini e di fondi, sullo strumento dei contratti di sviluppo, finalizzato a sostenere gli interventi di sistema messi in atto da PMI, reti o grandi imprese.

Il 2018 conferma questi strumenti, con un importante rifinanziamento (1 miliardo di euro), e in particolare rilancia gli Accordi per l’Innovazione finalizzati a creare positive convergenze tra imprese e sistema della ricerca e accelera sugli investimenti sul capitale umano, riconosciuto come valore centrale per il successo dell’industria nazionale, con il credito di imposta per la formazione. In questo quadro complessivo, il ruolo di front-end verso le imprese per l’orientamento alla digitalizzazione e il supporto nell’individuazione di technology provider è affidato ai digital innovation hub, e nel nostro territorio al Digital Experience (DiEx) di Pordenone, che per altro è il primo costituito in Italia 10 mesi fa.