“L’idrogeno è il primo elemento della tavola periodica. E’ un gas molto leggero che sfugge alla gravità terrestre ed è scarsamente disponibile in atmosfera: non è una fonte di energia ma un ‘carrier’ energetico e per produrlo serve energia, che lui immagazzina sotto forma chimica per poi liberare all’utilizzo. Il suo utilizzo può essere molteplice, ma il più rilevante è nel settore trasporti. I veicoli in futuro saranno mossi da motori elettrici che già possono essere alimentati da idrogeno attraverso celle a combustibile: questa transizione si concretizzerà a partire da sistemi di trasporto ad alta capacità: navi, treni, autobus, autotrasporti, e solo in seguito interesserà l’automobile ed il settore aereo. Trieste è un posto ideale per sperimentare l’utilizzo di idrogeno green in tutti i settori di maggiore e più immediato interesse”. Sono le parole del prof. Maurizio Fermeglia dell’Università di Trieste, moderatore dell’evento “L’idrogeno e la transizione energetica: realtà e prospettive per Trieste” che si è svolto lo scorso 2 settembre presso la sala conferenze del Centro pastorale Paolo VI. Di Trieste.

Tra gli attori che hanno partecipato alla tavola rotonda era presente anche Navalprogetti, PMI socia di mareFVG, che ha apportato il proprio contributo sul tema insieme all’Autorità Portuale di Trieste, Fincantieri, Trieste Trasporti, Adriafer, Siot e Autamarocchi. “Navalprogetti da qualche anno porta avanti una dinamica attività di ricerca e sviluppo strettamente legata ai combustibili alternativi, e in particolare all’idrogeno, cercando in questo modo di dare il proprio contributo alla riduzione delle emissioni inquinanti. Intraprendere questa strada presenta delle sfide tecniche molto stimolanti, e richiede un ragionamento ad ampio spettro, poiché non è sufficiente limitare la ricerca solo al proprio settore, in questo caso quello navale.

Sicuramente il crescente interesse dei clienti verso quanto abbiamo sviluppato fino ad ora gratifica gli sforzi fatti. L’opportunità di confrontarsi insieme ai grandi player della mobilità, sul tema dell’idrogeno, delineando insieme a questi un orizzonte comune, incoraggia a continuare il proprio lavoro con spirito propositivo per il futuro.” Commenta Irene Lavagnini ingegnere in Navalprogetti. mareFVG continua con le sue attività di coordinamento tra mondo della ricerca e dell’impresa, ed è orgogliosa di essere un collegamento per la partecipazione di realtà del proprio network ad eventi così importanti.