Intervento dell’amministratore delegato del Maritime Technology Cluster FVG, Lucio sabbadini, all’evento:
“Sailing to Blue Growth with mareTC FVG”
Trieste – 29 gennaio 2016, Palazzo della Giunta regionale
Autorità, Signore, Signori, benvenuti a questo primo evento di riflessione sul Cluster tecnologico marittimo regionale, un nuovo strumento progettato per essere un facilitatore della strategia di specializzazione intelligente della Regione Friuli Venezia Giulia in campo marittimo.
Inizio dalla terminologia, che per me riveste la massima importanza: ‘cluster’ non ‘distretto’, distretto è un termine amministrativo per indicare una omogeneità esistente in una area geografica o un confine, cluster è invece un termine naturale, da ‘klas’ nella lingua proto-germanica, cioè ‘grappolo’ ovvero un insieme di elementi che nasce e cresce tutto insieme, come l’uva o le ‘famigliole’ di funghi, un sistema di elementi interconnessi.
Una bella parola, davvero paradigmatica, se la leggiamo in contrapposizione alla fotografia fatta dal Libro Bianco della Ricerca e dell’Innovazione in Friuli Venezia Giulia redatto dalla Regione poco più di un anno fa: buona qualità degli attori, completa disaggregazione, bassi investimenti pubblici e privati. Questo documento non ha un’immagine in copertina ed io avrei scelto quella del greto estivo del Tagliamento dal Ponte della Delizia: una teoria indistinta di ciottoli, belli, ben forgiati, bianchi… ma non vi spaventate, le fotografie delle altre regioni italiane sono identiche, identica quella dell’Italia: un vivaio di belle piante, che però non è un giardino…
Il Cluster, nel suo piccolo, nasce con l’obiettivo di modificare questo scenario e il suo obiettivo, in sintesi, è: supportare la crescita del valore intangibile di sistema delle tecnologie marittime della regione Friuli Venezia Giulia, affinché il mare sia ancor più fonte di benessere, cioè di lavoro e di qualità della vita per questo territorio.
Perché questo possa avvenire servono diversi ingredienti, il primo è che il comparto marittimo regionale si renda conto che si vince e si perde tutti insieme… è un esercizio difficile, lo so, perché il nostro immaginario è forgiato sulle gesta del pescatore Santiago e del Gabbiano Jonathan Livingston, del vincitore solitario. Con un’immagine, l’obiettivo è quello di cambiare la fotografia sulla copertina di un prossimo Libro Bianco dell’innovazione, con quella di un volo di anatidi in formazione… avete presenti quelle ‘v’ o ‘w’ di uccelli che migrano, ma non so se sapete che nessun elemento del gruppo arriverebbe a destinazione da solo, pensate che quel volare in formazione permette un risparmio energetico del 20% a tutti gli uccelli tranne quello di testa, posizione che viene assunta a rotazione dagli uccelli più robusti…
Lo Statuto adottato in ottobre prevede una compagine sociale aperta a tutti gli attori e una governance allargata per accogliere tutti gli spunti, e una dimensione finanziaria forte, cioè capace di affrontare i cicli lunghi degli interventi strutturali.
Il Piano Strategico spiega in che modo mareTC FVG vuole farsi strumento di crescita territoriale attraverso l’unione delle capacità di tutti, senza primi della classe. La strategia che ci si propone di attuare nei prossimi anni è sviluppata secondo tre direttrici di pari importanza:
– conoscere, animare e aggregare il tessuto imprenditoriale;
– integrare il sistema dei servizi a supporto della ricerca, dell’innovazione e della crescita del capitale umano;
– portare il sistema territoriale delle tecnologie marittime ad essere protagonista nelle reti europee e internazionali della conoscenza.
Il nostro lavoro di questi mesi ha già attivato 14 tavoli di aggregazione ricerca-imprese che stanno finalizzando dei percorsi congiunti di innovazione, ha creato le basi per le relazioni con altri territori, come quella formalizzata oggi con il Distretto marittimo croato, per creare ponti tra il Friuli Venezia Giulia e gli altri hot-spot del sistema marittimo. Infine, last but not least, stiamo lavorando per la ricongiunzione del sistema economico con quello dell’istruzione e della formazione.
In una parola, vogliamo lavorare per ricostruire la ‘comunità’ marittima, la ‘casa’ della cantieristica, del diporto, della logistica, dell’offshore e dei servizi, e per convincervi che il Cluster siete voi e volete farne parte perché è un tassello del vostro futuro.
Grazie
La parola ora al Direttore di mare FVG, Martina Rossi, che è la più giovane della squadra, cioè la persona tra di noi che, avendo davanti più futuro, deve avere più coraggio.
Intervento dell’amministratore delegato del Maritime Technology Cluster FVG, Lucio sabbadini, all’evento:
“Sailing to Blue Growth with mareTC FVG”
Trieste – 29 gennaio 2016, Palazzo della Giunta regionale
Autorità, Signore, Signori, benvenuti a questo primo evento di riflessione sul Cluster tecnologico marittimo regionale, un nuovo strumento progettato per essere un facilitatore della strategia di specializzazione intelligente della Regione Friuli Venezia Giulia in campo marittimo.
Inizio dalla terminologia, che per me riveste la massima importanza: ‘cluster’ non ‘distretto’, distretto è un termine amministrativo per indicare una omogeneità esistente in una area geografica o un confine, cluster è invece un termine naturale, da ‘klas’ nella lingua proto-germanica, cioè ‘grappolo’ ovvero un insieme di elementi che nasce e cresce tutto insieme, come l’uva o le ‘famigliole’ di funghi, un sistema di elementi interconnessi.
Una bella parola, davvero paradigmatica, se la leggiamo in contrapposizione alla fotografia fatta dal Libro Bianco della Ricerca e dell’Innovazione in Friuli Venezia Giulia redatto dalla Regione poco più di un anno fa: buona qualità degli attori, completa disaggregazione, bassi investimenti pubblici e privati. Questo documento non ha un’immagine in copertina ed io avrei scelto quella del greto estivo del Tagliamento dal Ponte della Delizia: una teoria indistinta di ciottoli, belli, ben forgiati, bianchi… ma non vi spaventate, le fotografie delle altre regioni italiane sono identiche, identica quella dell’Italia: un vivaio di belle piante, che però non è un giardino…
Il Cluster, nel suo piccolo, nasce con l’obiettivo di modificare questo scenario e il suo obiettivo, in sintesi, è: supportare la crescita del valore intangibile di sistema delle tecnologie marittime della regione Friuli Venezia Giulia, affinché il mare sia ancor più fonte di benessere, cioè di lavoro e di qualità della vita per questo territorio.
Perché questo possa avvenire servono diversi ingredienti, il primo è che il comparto marittimo regionale si renda conto che si vince e si perde tutti insieme… è un esercizio difficile, lo so, perché il nostro immaginario è forgiato sulle gesta del pescatore Santiago e del Gabbiano Jonathan Livingston, del vincitore solitario. Con un’immagine, l’obiettivo è quello di cambiare la fotografia sulla copertina di un prossimo Libro Bianco dell’innovazione, con quella di un volo di anatidi in formazione… avete presenti quelle ‘v’ o ‘w’ di uccelli che migrano, ma non so se sapete che nessun elemento del gruppo arriverebbe a destinazione da solo, pensate che quel volare in formazione permette un risparmio energetico del 20% a tutti gli uccelli tranne quello di testa, posizione che viene assunta a rotazione dagli uccelli più robusti…
Lo Statuto adottato in ottobre prevede una compagine sociale aperta a tutti gli attori e una governance allargata per accogliere tutti gli spunti, e una dimensione finanziaria forte, cioè capace di affrontare i cicli lunghi degli interventi strutturali.
Il Piano Strategico spiega in che modo mareTC FVG vuole farsi strumento di crescita territoriale attraverso l’unione delle capacità di tutti, senza primi della classe. La strategia che ci si propone di attuare nei prossimi anni è sviluppata secondo tre direttrici di pari importanza:
– conoscere, animare e aggregare il tessuto imprenditoriale;
– integrare il sistema dei servizi a supporto della ricerca, dell’innovazione e della crescita del capitale umano;
– portare il sistema territoriale delle tecnologie marittime ad essere protagonista nelle reti europee e internazionali della conoscenza.
Il nostro lavoro di questi mesi ha già attivato 14 tavoli di aggregazione ricerca-imprese che stanno finalizzando dei percorsi congiunti di innovazione, ha creato le basi per le relazioni con altri territori, come quella formalizzata oggi con il Distretto marittimo croato, per creare ponti tra il Friuli Venezia Giulia e gli altri hot-spot del sistema marittimo. Infine, last but not least, stiamo lavorando per la ricongiunzione del sistema economico con quello dell’istruzione e della formazione.
In una parola, vogliamo lavorare per ricostruire la ‘comunità’ marittima, la ‘casa’ della cantieristica, del diporto, della logistica, dell’offshore e dei servizi, e per convincervi che il Cluster siete voi e volete farne parte perché è un tassello del vostro futuro.
Grazie
La parola ora al Direttore di mare FVG, Martina Rossi, che è la più giovane della squadra, cioè la persona tra di noi che, avendo davanti più futuro, deve avere più coraggio.